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Chi Sono

Su di me

Stefano Vignaroli, classe 1959, Medico Veterinario, ha sempre lavorato nel settore dei piccoli animali nella Provincia di Ancona. La collaborazione e lo stretto contatto con le Unità Cinofile della Polizia di Stato è stata essenziale nel formulare il profilo della protagonista dei suoi thriller, la Commissario Caterina Ruggeri, che inizia la sua carriera proprio come Responsabile del Distaccamento Cinofili. È nata così la serie di romanzi dedicati alla Commissario marchigiana: “Delitti Esoterici” (Altromondo editore – Padova – 2011), “I Misteri di Villa Brandi” (casa editrice MJM – Meda – 2013) e “Il Diario di uno Psicopatico” (Altromondo editore – Padova – 2022). Considerando la sua passione per la storia, soprattutto locale, si è dedicato anche al romanzo storico. Prendendo spunto da alcuni elementi architettonici della città di Jesi e da fatti effettivamente avvenuti nella storia (vedi il Sacco di Jesi, la riconquista di Urbino da parte del Duca Della Rovere, ecc.), è nato così il romanzo “L’ombra del campanile”. Esso può essere considerato il primo di una serie, dal titolo “Lo stampatore”, dedicata a un tipografo jesino del XVI secolo, Bernardino, e a una giovane studiosa del XXI secolo, Lucia Balleani, che ritrovando e archiviando antichi testi ci fa rivivere insieme a lei oscure vicende del passato. Al primo volume della saga sono seguiti il secondo, “La corona Bronzea,” e il terzo, “Nel segno del leone”. Tra le altre pubblicazioni, oltre a racconti brevi pubblicati in varie antologie, è stato curatore di antologie poetiche e letterarie, quali “Quattro passi per Jesi” (Volume 1 e Volume 2), “Dalle immagini alle parole”, “L’amore al tempo dell’integrazione” (Edizioni Poetikanten – 2016) e “Adriatico – Emozioni tra parole d’onda e sentimenti” (progetto di antologia poetica e letteraria realizzato in collaborazione con la poetessa croata Bogdana Trivak – piattaforma Amazon – 2017). Socio fondatore e membro del consiglio direttivo dell’Associazione Culturale Euterpe, con sede in Jesi, che organizza eventi culturali e concorsi letterali e poetici a livello sia locale che nazionale. È presidente di giuria del concorso letterario nazionale “Storie in viaggio”, promosso dall’Associazione Euterpe e giunto nel 2019 alla sua quarta edizione, nonché del concorso letterario nazionale “Città di Ascoli Piceno”, sezione “Giallo Ascoli”, per la seconda edizione del 2020.

Qualche domanda all’autore: ​

Coma mai la protagonista dei tuoi thriller è una donna?
Una sfida a me stesso. Se fosse stata un uomo sarebbe stato certamente più facile; ma Caterina Ruggeri ha un carattere forte. Fino a quarant’anni non si sposa. Poi avrà un matrimonio felice e una bambina deliziosa.
Nel suo primo romanzo si parla molto di esoterismo…
Di esoterismo e di numerologia. Me ne sono interessato a fondo perché non potevo farne a meno visto l’argomento che trattavo.
Da dove le è venuta l’idea di scrivere romanzi simili?

Dalla lettura di grandi giallisti, Camilleri compreso, naturalmente.
Da dove ha tratto spunti e suggerimenti per le trame?
Da fatti di cronaca vera; da informazioni raccolte in giro e negli ambienti della Polizia di Ancona; per quanto riguarda “I Misteri di Villa Brandi” anche da ‘La storia di Jesi’ di G. Luconi. Un libro quasi introvabile oggi.
C’è più scienza o fantascienza nei suoi romanzi?
Più scienza, credo.
Ha ora altri progetti?

È uscito terzo giallo: ‘Diario di uno psicopatico’. Mi interessano le indagini psicologiche. Oltre alle nanotecnologie, il jazz, il trekking… Ora è in cantiere la serie storica “Lo stampatore”, una serie di romanzi storici ambientati nella Jesi rinascimentale, con protagonisti la studiosa Lucia Baldeschi e l’archeologo Andrea Franciolini, che ritrovando e studiando antichi documenti risaliranno a storie vissute dai loro antenati mezzo millennio prima.